L'editoriale del Presidente di AUDIS Tommaso Dal Bosco
Il progetto – azione “OICR e investimenti urbani”, a cui ho spesso fatto riferimento in questi appuntamenti mensili (qui il link al documento esplicativo pubblicato sul nostro sito con il commento di Roberto Nastri), scelto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2020 per il suo carattere innovativo, prosegue il suo percorso verso la creazione del primo OICR ESG finalizzato alla governance dei sistemi territoriali di area vasta.
Dopo la consegna della ricerca, incentrata – lo rammentiamo – sul PUMS della Città metropolitana di Milano, avvenuta nel Gennaio del 2022, AUDIS ha continuato a divulgarne i contenuti in tutte le occasioni possibili e, soprattutto, a promuovere con pazienza e perseveranza l’advisory board costituito per accompagnare il processo di sperimentazione sul campo dei risultati del progetto e riservato alle organizzazioni pubbliche che, nel loro insieme, hanno il potere di valutare e validare l’OICR ESG come strumento per l’attuazione di una strategia di trasformazione urbana di successo.
In base alle evidenze emerse dalla nostra ricerca, infatti, lo strumento finanziario (OICR) è quanto di più avanzato ed efficiente oggi si possa immaginare per governare processi complessi e connotati da governance molto articolate con diversi attori.
Tuttavia, esso costituisce un tale salto di paradigma da ribaltare le abitudini procedurali tradizionalmente applicate dalla Pubblica Amministrazione per l’attuazione dei propri progetti di sviluppo e, l’Advisory Board, serve proprio a verificare e comprovare la compliance di questo strumento con i vincoli procedurali vigenti e rassicurare gli operatori che decidano di verificarne le potenzialità sul fatto che non si tratta di un’avventura ma di una strategia razionale ed efficace che nel tempo potrà imporsi come uno standard.
Hanno già espresso il loro interesse a prendervi parte IFEL, in qualità di organismo tecnico per la finanza comunale, il Demanio dello Stato, FS sistemi urbani, BEI e l’Ufficio Politiche Urbane della Presidenza del Consiglio dei ministri.
Si tratta di un organismo informale molto agile, che può consentire alle organizzazioni che ne fanno parte di assumere una strategia territoriale “pilota” e, all’interno di questa, verificare se la dinamica dei rapporti immaginata nel progetto per l’attuazione di una strategia complessa di area vasta (es. il PUMS metropolitano) possa effettivamente funzionare e soddisfare i requisiti di sostenibilità che sulla carta sembrano esserci. Una volta verificato questo diventerà obiettivo comune anche quello di promuovere nuove prassi operative negli enti locali e, al limite, anche variazioni normative per facilitarne l’applicazione. Un processo collaborativo orizzontale, nel quale tutti giocano alla pari, a prescindere dalla loro dimensione e collocazione nel puzzle istituzionale, tutti si aiutano l’un l’altro e tutti, tramite uno stesso OICR ESG condiviso, possono accedere al risparmio gestito senza alcun debito a carico dello Stato.
FS sistemi urbani ha trovato la proposta di AUDIS particolarmente adatta a supportare il cambiamento di missione attualmente in corso: da società di scopo per “far cassa” nell’interesse del gruppo, a strumento per l’attuazione dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del “pacchetto” Fit 55, nell’interesse del territorio e della collettività: un salto culturale di grande rilevanza che può cambiare il corso della rigenerazione territoriale in Italia.
Non è forse questa la missione principale di AUDIS?
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(Foto di copertina di Babak Habibi da Unsplash)