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Pisa. Il Complesso Scolastico Marchesi e l'appello della Fondazione Zevi

La Provincia di Pisa, la cui amministrazione è titolare degli edifici delle scuole superiori, sta lavorando a un'ipotesi di demolizione dell'attuale struttura Concetto Marchesi, per costruire un nuovo complesso scolastico sempre a Cisanello, nei terreni della futura sede della Provincia. Alla base di tale scelta, gli alti costi di manutenzione e le cattive condizioni complessive dell'edificio.
L'iniziativa, che rientra nel progetto di riorganizzazione complessiva dei poli scolastici per gli istituti superiori, prevede di costruire edifici a uso residenziale e commerciale sui terreni che verrebbero lasciati liberi con la demolizione. Per tale operazione, la Provincia ha richiesto al Comune la modifica della destinazione d'uso dell'area, dall'odierna tipologia d'impiego a differenti funzioni che contemplano l'uso commerciale e residenziale. La proposta di modifica è approdata in Comune, inserita all'interno della variante al Regolamento Urbanistico e successivamente adottata dal consiglio comunale.

Il Complesso Marchesi è nato all'interno del Piano Regolatore del Comune di Pisa che risale al 1965 e che prevedeva nell'area strutture scolastiche e sportive che avessero la funzione di saldare insieme la città esistente e la città che doveva crescere. Il progetto è stato realizzato tra il 1971 e il 1976 dall'architetto Luigi Pellegrin, vincitore del concorso internazionale allora lanciato a riguardo.
In questo contesto nasce l'appello della Fondazione Zevi contro la demolizione dell'opera di Pellegrin, che afferma "(...) se il procedimento andasse avanti, si tratterebbe di una nuova aggressione a un caposaldo dell'architettura moderna del dopoguerra (...)".
Il progetto di Pellegrin - si legge nell'appello - costituisce il risultato di una lunga ricerca da lui condotta nell'ambito dell'edilizia scolastica ed è testimonianza di una radicale innovazione nel modo stesso di concepire l'istruzione nel nostro paese: innovazione di carattere tipologico, attraverso l'introduzione di spazi collettivi destinati non solo agli studenti ma anche, in orario extrascolastico, alla popolazione del quartiere; innovazione sul piano tecnologico, con la messa a punto di un sistema di prefabbricazione sofisticato, capace di evitare gli effetti di standardizzazione e massificazione che troppo spesso si sono accompagnati, per insipienza più che per necessità, al processo di industrializzazione dell'edilizia; innovazione sul piano urbanistico, perché la scelta di sviluppare in senso orizzontale l'edificio non soltanto produceva una sua più agevole fruizione, ma offriva altresì una copertura interamente accessibile in guisa di piazza pensile al servizio della collettività urbana.

Tra le dichiarazioni di Luigi Pellegrin (1925 - 2001): "L'architetto non è una figura professionale, è un'entità scelta dal gruppo sociale per visualizzare e costruire il livello di qualità raggiunto da quel gruppo; l'organismo realizzato funzionerà allora da incubatrice, organizzando in scambi positivi i conflitti reali del momento".

articoli immagini e video in
www.pisanotizie.it/index.php/news/news_20090616_appello_marchesi.html

(pubb. 10 luglio 2009 - AUDISnotizie 3.09)

11/10/2009
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