L’In/Arch, Istituto Nazionale di Architettura, è stato fondato negli anni '50 da Bruno Zevi per occuparsi di architettura da un punto di vista qualitativo e sociale, non solo quindi sotto l’aspetto accademico, ma anche e soprattutto come elemento che concorre a determinare l’identità e il futuro di una città o di un territorio.
Sappiamo bene che “Rigenerazione” non è solo ciò che si ascrive alla riqualificazione urbana, ma riguarda lo sviluppo, la sostenibilità, il benessere degli abitanti, la coesione sociale. I grandi gruppi di investimento, se ben guidati dalla Pubblica Amministrazione, possono svolgere un ruolo significativo in questa direzione. Così come fondamentale è il ruolo dei progettisti chiamati a creare città più vivibili e inclusive, promuovendo al tempo stesso la valorizzazione dei patrimoni immobiliari pubblici e privati.

Fedele al suo scopo statutario, l’In/Arch Lazio ha di recente promosso una serie di incontri per favorire il dialogo tra i diversi attori del processo di rigenerazione urbana in atto a Roma.
Ultimo, in ordine di tempo, quello organizzato il 20 gennaio a Palazzo Ferrini-Cini, nella sede del noto studio legale Nunziante Magrone: “Rigenerazione a Roma: C&A - Committenti e Architetti alla prova. I grandi players pubblici e privati”

Attorno allo stesso tavolo si sono confrontati Pubblica Amministrazione (presenti Giovanni Vetritto, Direttore Generale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale), investitori (Stefano Scalera, AD di Invimit SGR spa, Andrea Cornetti, CEO Real Estate and Infrastructure at Azimut Libera Impresa SGR), progettisti (Paolo Mezzalama, It’s studio di architettura) esperti in materia di rigenerazione (tra cui il nostro presidente Tommaso Dal Bosco) e il mondo universitario (Anna Irene Del Monaco, Facoltà di Architettura de La Sapienza).
Il panel è stato introdotto da Marco Vivio, Presidente di In/Arch Lazio, e dai “padroni di casa” Laura Schiuma e Corrado Rosano dello Studio Nunziante Magrone.
A moderare gli interventi l’Architetto Stefano Michelato che commenta soddisfatto l’esito dell’iniziativa: «Questo era il terzo appuntamento dopo quelli organizzati con gli attori del turismo e dei fondi immobiliari. Come In/Arch Lazio ci occupiamo di declinare temi di interesse generale in ambito locale. Nell’anno del Giubileo ci stiamo interrogando su come gli attori pubblici e privati contribuiscono alla rinascita di Roma. L'attuale giunta capitolina, a differenza della precedente che si era concentrata soprattutto sulla manutenzione, ha ripreso in mano progetti di più ampio respiro».
L'obiettivo è capire come far andare d’accordo gli obiettivi pubblici e gli interessi privati.
«Sappiamo -continua Michelato che uno dei grandi problemi di città complesse come Roma è proprio quello di ponderare le esigenze dell'Amministrazione con i tempi di ritorno dei privati. Da questo punto di vista sono stati molto interessanti gli interventi di Giovanni Vetritto e dell’Assessore Veloccia che hanno fornito una serie di indicazioni sugli strumenti messi a disposizione dall’Europa e dalle politiche nazionali. L’Architetto Paolo Mezzolama ha raccontato due grandi progetti che vedono protagonista il suo studio d’architettura, quello che insiste su Piazza dei Cinquecento, di fronte alla Stazione Termini, e quello che invece riguarda Viale Ottaviano e Piazza Risorgimento. Nel primo caso si tratta di uno dei principali punti di accesso alla città, nel secondo di zone a ridosso di San Pietro, in entrambi i casi snodi che nell’anno del Giubileo diventeranno particolarmente strategici. Anna Irene Del Monaco ha infine presentato un interessante progetto dell'Università che riguarda il quadrante est della città».