La Città dei Giovani è il programma promosso da Fondazione di Comunità Milano con Fondazione Alia Falck, Fondazione De Agostini, Fondazione Claudio De Albertis, rivolto a persone under 30 che vogliono creare o riattivare spazi e luoghi a Milano.
Sulla base degli esiti di una ricerca del Politecnico di Milano, “Giovani e Milano, un percorso di ricerca-azione tra protagonismo, politiche, spazi e territorio”, che aveva riconosciuto numerosi “fermenti” giovanili e messo a punto linee di intervento per una nuova generazione di politiche per i giovani, è stata lanciata, nell’autunno del 2023, una call for ideas, che ha raccolto 38 proposte da parte di associazioni già strutturate e gruppi informali, attivisti, universitari e neo-imprenditori.
Dieci proposte sono state accompagnate con un percorso personalizzato, per aiutare i proponenti a precisare l’idea progettuale, e rafforzarne sostenibilità e impatto pubblico. I progetti esecutivi sono stati quindi sottoposti a un secondo step di valutazione: otto di questi hanno intrapreso un percorso di capacity building e monitoraggio che si svilupperà durante il primo biennio di attività e ricevuto un sostegno finanziario. Complessivamente, la città dei giovani conta su uno stanziamento di 1 milione e 350mila euro. Responsabile delle attività di accompagnamento di prima e seconda fase è Avanzi-Sostenibilità per azioni.
I progetti sono un campione molto significativo della progettualità dei giovani a Milano. Si occupano di produzione culturale e aggregazione, sviluppano nuove economie locali, intrecciano relazioni grazie al presidio di spazi pubblici, fanno empowerment e animazione, lavorano per costruire nuove narrazioni e porre attenzione alle minoranze e alle comunità marginalizzate, promuovono laboratori di agroecologia. Riattivano e risignificano luoghi di diverso tipo: piccoli immobili e asset di maggiori dimensioni, aree verdi e locali dentro centri commerciali, parchi e aree abbandonate o sotto-utilizzate. Non vanno però interpretati come progetti che semplicemente accadono nella città, che scelgono posti dove esercitare una presenza. Con la città ingaggiano piuttosto una relazione di risonanza: vi cercano opportunità di crescita e risorse strategiche per il proprio sviluppo. La città è un partner di progetto, un critical friend con il quale misurare pertinenza e rilevanza del proprio protagonismo, riflettere nel corso dell’azione. Sono pratiche che vogliono farsi spazio, nel senso di ingaggiare un corpo a corpo con la città, di conquistare la scena, di assumere lo spazio come veicolo di riconoscimento. Sono politiche pubbliche implicite. Trattano problemi collettivi e opportunità di intervento pubblico secondo modelli integrati, da parte di nuovi attori di policy. Grazie al programma di Fondazione di Comunità, alcuni hanno l’opportunità di proseguire percorsi avviati dentro misure di sostegno all’innovazione sociale (come la Scuola dei Quartieri); altri gettano le basi di nuove sperimentazioni.
I singoli progetti e, ancor di più, lo scambio di competenze e il sistema di relazioni che stanno costruendo tra loro sono un materiale di straordinario interesse e rilevanza. Si tratta di un patrimonio per progettualità future, un capitale di straordinario interesse e rilevanza. I due anni di sviluppo del programma permetteranno di seguirne la maturazione, rafforzare l’interazione con i programmi pubblici che sostengono il protagonismo giovanile (come Giovani Milano) e così sperabilmente contribuire alla costruzione di una policy community per una città disponibile, aperta e abilitante per il protagonismo giovanile.