Negli ultimi anni, il tema della casa è diventato centrale nel dibattito pubblico italiano. Paradossalmente pur avendo uno dei più alti rapporti tra numero di abitazioni e famiglie in Europa, il nostro paese affronta una crisi abitativa che colpisce non solo le aree interne o turistiche, ma anche i centri urbani più attrattivi.
Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza: serve senz’altro una politica nazionale che metta a disposizione risorse straordinarie per ampliare l’offerta di casa e al contempo è indispensabile una parallela azione locale da parte delle Amministrazioni con gli strumenti di cui dispongono, tra cui quelli dell’urbanistica.
Cosa può fare l’urbanistica? Come conciliare la necessità di incrementare il numero di case con quella di evitare il consumo di suolo?
Nel dibattito sulla casa stanno emergendo nuovi spunti di riflessione su come sviluppare strategie per l’abitare sociale attraverso la rigenerazione urbana, con una particolare attenzione al tema dell’affitto, con regole più chiare sulla locazione breve e turistica. Nell’era della “rigenerazione”, si pone dunque con urgenza anche un problema di ridefinizione degli strumenti, sia per incentivare il riuso che per ottenerne la quota di servizi che serve.
Un esempio del modo in cui queste strategie possono essere sviluppate viene dal lavoro di KCity –socio Audis da anni impegnato a cavallo tra politiche abitative e rigenerazione urbana– ed in particolare dall’esperienza di assistenza offerta al Comune di Cesano Maderno (MB) per promuovere interventi di abitare sociale all'interno del processo di redazione della variante generale al PGT.
A partire dall’analisi dei vuoti urbani e delle dinamiche di trasformazione del patrimonio costruito esistente è stato sviluppato uno strumentario per valutare il potenziale strategico delle aree inutilizzate, con l’obiettivo di definire politiche pubbliche per rispondere alle future esigenze abitative e progetti pilota che permettano la loro graduale implementazione. È stato quindi affrontato il tema delle “regole del gioco” con cui il nuovo PGT potrà veicolare l’offerta di servizi abitativi e sociali, focalizzando l’attenzione su in particolare su due aspetti: il “reperimento di standard” per l’abitare sociale e i parametri con cui valutare l’“abitabilità” di un territorio, tenendo conto sia nella qualità dei contesti che nell’adeguatezza della rete dei servizi.
L’attività svolta a Cesano Maderno, insieme al più ampio spettro di esperienze sviluppate in questi anni da KCity per orientare processi e progetti di rigenerazione urbana ad obiettivi di incremento dell’offerta abitativa, saranno tra l’altro oggetto di approfondimento e discussione all’interno della seconda edizione della Comunità di Pratiche sul Welfare Abitativo promossa da KCity e IRS .
Qui il programma completo della Comunità di Pratiche
Iscrizioni entro il 24 ottobre qui