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AUDIS a Caserta. Il convegno di giugno in collaborazione con Confindustria Caserta – Sezione Costruttori Edili. Commenti e materiali

AUDIS a Caserta. Il convegno di giugno in collaborazione con Confindustria Caserta – Sezione Costruttori Edili. Commenti e materiali

Ha aperto i lavori il sindaco di Caserta, Nicodemo Petteruti che ha espresso apprezzamenti per una iniziativa che mette in costruttivo confronto pubblico e privato, e, vista l'importanza del ruolo del settore edilizio nell'economia della Campania, ha sollecitato gli imprenditori ad essere ancora più numerosi in tali occasioni. Per uscire dalla crisi, ha affermato, sono da percorrere nuove vie che mirano alla qualità del prodotto come a quella del processo, in giusta concertazione tra Regione, amministrazioni locali, imprese e istituti di credito, e in una programmazione che stabilisce quali debbano essere i ‘limiti' della crescita per un vero sviluppo.
E' intervenuto poi Antonio Della Gatta, presidente di Confindustria Caserta, che ha posto subito l'accento sulla necessità per le aziende di puntare sull'innovazione e la qualità come via per superare la crisi, in un quadro dove Comuni e Regioni devono cooperare e le banche, principali responsabili della crisi attuale, sostenere le aziende impegnate in progetti di finanza. Ha sollecitato inoltre le amministrazioni pubbliche ad essere più vicine alle esigenze delle imprese, assicurando tempi certi e più rapidi, sia per lo svolgimento delle procedure sia nei pagamenti delle prestazioni svolte. (intervento allegato)
Anche Augusto Tedeschi, presidente della Sezione dei Costruttori Edili di Confindustria Caserta, ha evidenziato in modo particolare il ruolo svolto da Audis di cui la Sezione è socia, augurandosi ulteriori forme di collaborazione.
Ha sottolineato anche l'azione svolta dalla Regione Campania sul tema del Piano Casa, in particolare da parte dell'Assessore Cundari e della sua struttura (vedasi il largo successo della richiesta di manifestazione  di interesse emanata nel luglio 98 e che ha suscitato una larga risposta da parte della imprenditoria casertana, nonché le interessante azione rappresentata dal Disegno di Legge in corso di esame da parte del Consiglio Regionale).
Tedeschi ha messo in rilievo il ruolo del privato che deve contribuire notevolmente all'azione dell'Amministrazione, sia in fase di proposta che di progettazione ed esecuzione. (intervento allegato)
Gabriella Cundari, assessore regionale all'urbanistica, ha indicato il "governo del territorio sulla base di regole precise" come premessa imprescindibile ad ogni azione pubblico-privata e la necessità di una maggiore conoscenza tra imprese, Comuni e Regione. Il compito della Regione è un'azione di guida che indichi il giusto percorso in collaborazione con i Comuni, facendosi promotrice di una conferenza tra amministrazioni locali, imprenditoria, banche e sindacati. Per quanto riguarda il Disegno di Legge sul "Piano Casa" in corso di approvazione sulla base dell'Accordo Stato-Regioni (1/4/2009), sottolinea che gli aumenti di cubature previsti erano già inseriti nel PTR ma nell'ottica di dare risposta ai problemi della società e non tanto alle aziende. L'assessore ha posto quindi l'accento sul ‘fondo di rotazione' come forma di credito da ipotizzare tra imprenditori e amministratori per sostenere le attività nei periodi in cui il patto di stabilità impedisce la continuità dei finanziamenti.
Sergio Pasanisi è intervenuto in rappresentanza di AUDIS ricordando che da tempo AUDIS ha messo al centro del suo dibattito due temi fondamentali: la rigenerazione dei quartieri residenziali costruiti tra gli anni '50 e '70 - tesi lanciata attraverso il volume La Città da Rottamare - Dal dismesso al dismettibile nella città del dopoguerra (Cicero editore, Venezia 2007) e la qualità degli interventi definiti dalla Carta AUDIS della Rigenerazione Urbana. La crisi in corso e la crescente difficoltà di gestire in modo efficiente le aree metropolitane pongono al centro del dibattito l'opportunità offerta dal tema della sostituzione edilizia e della qualità come opportunità di sviluppo. Dopo decenni di campagna culturale contro la densità urbana, inoltre, è cresciuta la sensibilità verso i rischi indotti da un crescente svuotamento di funzioni (produttive, terziarie, residenziali) delle nostre città e la rigenerazione delle aree dismesse o degradate appare come un imperativo non più rinviabile. Infine, ricorda Pasanisi, non è più possibile misurare la qualità solo in termini energetici o di firma del progettista perché il primo tema è diventato norma e il secondo si riduce spesso a una questione di marketing. In questo senso il prossimo obiettivo dell'Associazione è di mettere a punto un sistema di valutazione qualificata della rigenerazione urbana basata sulla Carta AUDIS.
Daniela Blandino di Equiter spa e consulente per il Fondo PPP Italia, ha aperto il suo discorso affermando che lo sviluppo del mercato può essere perseguito realizzando opere di reale utilità, da individuare quindi all'interno della programmazione territoriale che risulta tanto più essenziale. Le logiche della mera speculazione edilizia non hanno senso per l'investitore finanziario; solo se l'azione è ‘utile' e quindi richiesta, infatti, il privato può avere un reale ritorno.
Altro tema importante è rappresentato dalla permanenza dei Fondi immobiliari anche nella fase di gestione e di manutenzione delle opere: la qualità degli interventi entra così a maggior forza nella prospettiva dell'imprenditore che, superando la mera logica dell'appalto, dovrà pensare in termini di lunga durata, traendone maggiori benefici per quanto riguarda i finanziamenti. La gestione dell'opera vale infatti due volte rispetto al valore dell'opera stessa.
Federico Della Puppa (intervento allegato), docente dell'Università IUAV di Venezia e ricercatore, ha chiuso la sezione introduttiva dei lavori partendo dall'analisi del termine ‘crisi' e cogliendo nel suo ètimo gli spunti per le giuste azioni da intraprendere. Il termine greco da cui deriva, infatti, contiene il concetto di separazione e di decisione e non tanto l'aspetto peggiorativo che ora ad esso si dà. Separare, discutere e scegliere è - afferma Della Puppa - il giusto modo di porsi, e conforta la sua affermazione con il riferimento anche all'ideogramma cinese attribuito a ‘crisi' che si compone di due concetti: rischio e occasione, motore. Ma tale approccio presuppone una pausa, la necessità di fermarsi dopo la crescita vertiginosa dell'attività edilizia degli ultimi anni, rispettando la fisiologica ciclicità del mercato in questo settore che è caratterizzata da tempi lunghi sia nell'avvio che nella frenata. Non si tratta quindi di promuovere finanziamenti per poche, grandi opere straordinarie, ma di interventi localizzati nel territorio in risposta ad esigenze specifiche, sollecitando le forze locali a mettersi in moto. Così è stato per i piani Urban che hanno coinvolto positivamente 42 città italiane, costringendo le amministrazioni a rispondere con azioni positive e tempi certi all'Unione Europea. L'esperienza insegna che per uscire dalla crisi bisogna spingere tutti i territori, secondo le loro caratteristiche e necessità, ad agire impostando l'azione in una logica di sviluppo a scala territoriale dando certezze (fondi e norme) e limiti (linee e tempi di attuazione).
Sono stati quindi introdotti i temi dei tre workshop sviluppati nel pomeriggio: Maria Adinolfi, a capo dell'Area Generale di Coordinamento n. 16 della Regione Campania, per il Piano Casa con particolare attenzione alle attività avviate dalla Regione; l'avvocato Luigi D'Angiolella, sulla valorizzazione legislativa della figura del proponente privato di opere da eseguire in project financing (Codice degli Appalti art 153 commi 19-21); Daniela Blandino, per le attività dei Fondi di Investimento e delle società di Leasing, nel loro consistente ritorno alla infrastruttura materiale.
Tra gli esperti invitati nel pomeriggio: Giovanni Galli (Cles srl); Alberto Romeo Gentile (Regione Campania), Roberto Petacco (ANCE Campania), Maurizio Mazzotti (Comune di Caserta), Paolo Sacco (Soc. Ing. Suburbiamode); Iolanda De Luca (M.I.T. D.G. Regolazione e Contratti pubblici), Gennaro Mazzuoccolo (Studio Legale Norton Rose), Felice De Salvio (Consulente legale); Simone Storai e Angelo Cittadini (MPS Leasing & Factoring), Uberto Visconti di Massino (QiREF).

(Anna Zemella)
 
L'esperienza del convegno di Caserta
di Alfredo Messore
Mi soffermerei innanzi tutto su aspetti di metodo; il risultato della iniziativa potrà dirsi positivo, soprattutto se essa avrà un adeguato seguito.
La Sezione Costruttori Edili di Confindustria Caserta insieme alla Regione ed al Comune e sotto la guida di
AUDIS avevano puntato fin dal primo momento a questo obiettivo; a tal fine, il dibattito che si è aperto nei WS del pomeriggio, sulla scia della fase introduttiva del mattino, verrà riassunto, messo a disposizione sia degli intervenuti che degli assenti e potrà proseguire, per via informatica, magari in attesa di un nuovo face to face.
L'esperienza non è certamente nuova, ma si allinea alla migliore interpretazione di quella metodologia della concertazione tra parti pubbliche e private, che l'attuazione dei programmi europei ci ha insegnato e, nell'ambito della quale, la "partecipazione attiva" di tutti gli attori interessati ai processi di trasformazione urbana non può essere racchiusa e, tanto meno esaurita, nel ristretto spazio di un convegno.
Chiamiamoli laboratori, seminari, Work Shop, manifestazioni di interesse, o come altro vogliamo, ma facciamone uso per dibattere, costantemente ed in maniera congiunta, tra gli attori interessati.
Roberto d'Agostino, Presidente di AUDIS, in uno dei tanti incontri svoltisi all'interno del grande contenitore di una edizione di Urbanpromo di qualche anno fa, sollevò l'eccezione della ristrettezza del binomio "pubblico" - "privato": a queste due parti andava aggiunto anche il "civile", praticamente il beneficiario finale, il soggetto, cioè, in favore del quale ed assieme al quale - alla fine - le altre due parti si incontrano, dibattono, scelgono ed operano.
Ebbene con questo "metodo" i due attori "classici" avvicinano il "civile" al tavolo della discussione permettendogli di dire la sua, attraverso sia la forma singola che quella dell'associazionismo, riuscendo così idealmente a stabilizzare un tavolo, che certamente su tre piedi si regge molto meglio che soltanto su due.
Altro aspetto di metodo: qualcuno ha sollevato eccezioni sulla larga presenza di persone non appartenenti al territorio, sia tra i relatori intervenuti al mattino che tra gli esperti ed i facilitatori intervenuti nel pomeriggio.
Due considerazioni in merito:
- la partecipazione di persone "venute da lontano" al ristretto numero di interventi del mattino ha dato il senso dello scambio di esperienze da offrire al dibattito: i rappresentanti di amministrazioni ed associazioni erano certamente locali, gli altri relatori rappresentavano in maniera armonica il contributo di altri contesti; 
- l'ottica della totale apertura al pubblico della fase pomeridiana e la modalità di svolgimento del relativo dibattito hanno posto tutti gli interlocutori su di un piano di assoluta pariteticità, non solo superando appartenenze territoriali, ma eliminando soprattutto ogni figura di "primus inter pares", caratteristica del modello convegnistico.
Sul piano del "merito", un primo positivo risultato appare quello che di avere dato corpo al concetto di "integrazione di azioni differenti", che, attraverso la loro comune caratteristica di "qualità  di processo e di prodotto", possano dare sufficienti garanzie di superamento della particolare fase congiunturale.
Lo ha rilevato Nicodemo Petteruti, il Sindaco di Caserta, ne hanno dato ampia dimostrazione l'Assessore Gabriella Cundari e la Dr.ssa Maria Adinolfi, illustrando l'azione sia politica che amministrativa dell'Assessorato Regionale della Campania, da loro rappresentato, lo hanno chiesto con forza sia Antonio Della Gatta, Presidente di Confindustria Caserta, che Augusto Tedeschi Presidente della Sezione Costruttori Edili, lo hanno ribadito i rappresentanti sia del mondo delle professioni che della finanza.
Ma il vero obiettivo è quello di dare concretezza e costanza a tale azione, non solo per garantire successo alle rispettive attività della parte "pubblica" e di quella "privata", ma, soprattutto, per assicurare il raggiungimento dell' obiettivo comune di "servire il civile" nel migliore modo possibile.
Bisognerà contare molto sulla "continuità" di azione di quanti erano presenti, ma ancora di più sarà necessaria la loro capacità di allargare partecipazione e dibattito a quanti non lo erano.

(pubb. 10 luglio 2009 - AUDISnotizie 3.09)


Allegati (il download dei documenti è riservato agli utenti registrati)
Il mercato, la crisi e le prospettive di rilancio - di Federico Della Puppa
2,91 Mb
il programma
54 Kb
Intervento Presidente Confindustria Caserta Ing. Antonio Della Gatta
57 Kb
Intervento Presidente della Sezione Costruttori Edili di Confindustria Caserta Ing. Augusto Tedeschi
52 Kb
La rassegna stampa
6,12 Mb
Le immagini del convegno
734 Kb

12/10/2009
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