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Nomisma: ristrutturare gli edifici pubblici può generare una crescita addizionale del Pil

Nomisma: ristrutturare gli edifici pubblici può generare una crescita addizionale del Pil



Ristrutturare gli edifici pubblici per crescere di circa 1,4 punti percentuali l'anno e creare fino a 400.000 nuovi posti di lavoro in quattro anni.
Si può fare, secondo Manutencoop, intervenendo sui circa 85 milioni di mq di edifici pubblici (scuole e uffici) del nostro Paese e realizzando interventi in favore dell'efficienza energetica, di sostituzione della caldaia, coibentanzione dell'immobile, inserimento di lampade a basso consumo.
Sulla base delle analisi di Nomisma, sarebbero necessari circa 17 miliardi di euro d'invesstimento, in grado di generare un risparmio annuo pari a circa 750 milioni di euro in termini di minori costi energetici (quasi il 50% in meno rispetto alla spesa attuale) e un impatto diretto positivo sull'economia italiana pari ad una crescita del Pil annuo dell'1,4% (se gli investimenti venissero fatti in un solo anno) e fino al 2,8% del Pil nell'arco di dieci anni. 
Il tutto facendo uso esclusivo di manodopera interna e senza alimentare in modo squilibrato, come accaduto per il fotovoltaico, importazioni dall'estero. Dal punto di vista ambientale, tale crescita sarebbe "accompagnata" da un risparmio potenziale annuo pari a 0,77 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio a partire dall'anno successivo all'attuazione dell'intervento e da un risparmio cumulato, in dieci anni, pari a 7,67 Mtep.

L'incremento del Pil ipotizzato porterebbe nelle casse dello Stato, secondo Nomisma, un aumento del gettito fiscale fino a 3 miliardi all'anno nell'orizzonte decennale considerato, e se lo Stato rinunciasse a questo potenziale beneficio fiscale "restituendo" all'economia le maggiori entrate derivanti dall'investimento in risparmio energetico, vi sarebbero potenziali effetti espansivi sul ciclo economico.
L'introduzione di incentivi o agevolazioni di carattere fiscale creerebbe, quindi, la convenienza necessaria affinché anche il settore privato possa essere stimolato ad efficientare.

(pubblicato il 19 dicembre 2012)


19/12/2012
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