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Alla COP21 il mondo ha rotto gli indugi: il commento di AUDIS dopo la conferenza sul clima di Parigi

Alla COP21 il mondo ha rotto gli indugi: il commento di AUDIS dopo la conferenza sul clima di Parigi

“Sono felicemente stupito che finalmente siano state prese decisioni serie, dopo tanti anni di discussioni a volte sterili e burocratiche. La COP21 è uno schiaffo per chi tentava di dare risposte semplicistiche, menefreghiste e dilatatorie. Invece ha coraggiosamente unito e consacrato tre obiettivi radicali: rapido taglio delle emissioni, presa di coscienza dei cambiamenti climatici ormai in arrivo (quindi adattamento), e flussi finanziari adeguati. Su tutti e tre le città di oggi sono il cuore del problema ma anche delle soluzioni. Città sostenibili, resilienti di fronte agli shock, capaci di adattarsi alle nuove esigenze e di mobilitare risorse”.

Il Presidente di AUDIS Luca Talluri prende posizione dopo l’evento epocale di Parigi. “Mentre terrore e guerre cercano di dividere, e c’è chi pensa a far costruire muri tra le nazioni, la mano decisa della politica francese (e non solo) ha fatto il miracolo: ha trovato un compromesso alto ad esigenze diversissime, tenendo insieme i problemi e non affrontandoli in ordine sparso.
La spinta allo sviluppo (Cina, India ma anche tanti altri Paesi) viene incanalata, tramite le tecnologie pulite, verso la trasformazione profonda dei settori produttivi (dall’energia all’edilizia all’agricoltura), supportati da finanziamenti pubblici e privati che da ora chiuderanno i rubinetti a chi produce ‘il vecchio’ per invece inondare di liquidità chi sta sulla frontiera”.
I ‘Contributi promessi determinati a livello nazionale’ (anche chiamati con l’acronimo inglese INDC) di ormai 187 Paesi sono complessivamente impressionanti e verranno via via superati dai rilanci che vengono richiesti almeno ogni cinque anni a tutti.

“Se da un lato mi auguro che presto il nostro Paese, nel consesso europeo, ratifichi l’Accordo di Parigi, dall’altro so che le città sono nel contempo il cuore del problema e la leva delle soluzioni. Cambiare le città, rigenerandone parti cruciali, è ancora più necessario. Non dimentichiamo che nel preambolo del documento di Parigi si posiziona il percorso all’interno degli Obiettivi universali di sviluppo sostenibile: 17 questioni cruciali tra cui la lotta all’ineguaglianza tra i Paesi e dentro i Paesi, l’accesso ad acqua ed energia e la centralità delle città ed insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili. Esce vincitore da Parigi chi, come noi, ha una cultura della qualità, che consente di fare progetti, piani e programmi credibili, realistici ed ambiziosi, da sempre coniugando sostenibilità economica, sociale, ambientale e culturale. AUDIS si candida ad essere interlocutore italiano di primo piano nel dibattito internazionale e nazionale su questi temi”.

(pubblicato il 18 dicembre 2015)

18/12/2015
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