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Assemblea AUDIS: il resoconto dei lavori

Assemblea AUDIS: il resoconto dei lavori

Si è svolta il 30 novembre scorso l'Assemblea annuale dei soci AUDIS.
Ospite del Comune di Milano nella sede dell'Assessorato all'Urbanistica, l'Assemblea ha approvato il bilancio 2011, già licenziato dal Consiglio Direttivo, e analizzato la situazione per il 2012, eletto il nuovo Consiglio Direttivo e discusso le linee di sviluppo delle attività dell'Associazione.

Sul primo punto l'Assemblea ha espresso soddisfazione per la situazione di salute dei bilanci AUDIS che chiudono in attivo sia per il 2011 che per il 2012. Tuttavia è stata evidenziata la necessità di non abbassare l'attenzione su questo punto perché tra gli effetti delle crisi strutturale in atto si registra la necessità - sia per i soci pubblici sia per i soci privati - di rivedere strategie e priorità nei bilanci e negli organici e dunque la capacità di partecipare attivamente alla vita di associazioni e enti di promozione culturale, anche se dedicate a temi di scottante attualità, come è il caso di AUDIS e della rigenerazione urbana.

A chiusura del mandato 2009-2012 l'Assemblea ha ringraziato tutti i soci che hanno voluto assumersi una responsabilità nel gestire le attività di AUDIS in questi anni - sia in qualità di membri del Direttivo sia in qualità di Presidente e Vice Presidente - contribuendo a far crescere l'Associazione e il suo lavoro.
Il nuovo Direttivo, che resterà in carica nel prossimo triennio e vede l'ingresso di alcuni nuovi soci, è composto da:
Comune di Firenze
Comune di Milano
Comune di Modena
Comune di Sesto San Giovanni
Comune di Torino
Acer Reggio Emilia
Arsenale di Venezia spa
DLA Piper Italia
Europrogetti & Finanza srl
Fintecna Immobiliare srl
FS Sistemi Urbani
Immo Consulting spa - Gruppo Aareal Bank
Risorse per Roma spa
SiTI, Torino

Come da Statuto, il rinnovo della carica di Presidente e Vice Presidente è rinviata alla prima riunione del nuovo Direttivo.

Al nuovo Direttivo l'Assemblea ha anche affidato il compito di perfezionare le linee di sviluppo strategico e operativo di AUDIS per il prossimo triennio. In particolare, assunto il patrimonio di studio, conoscenza del territorio e relazioni con soggetti pubblici e privati racconto e coltivato dall'Associazione in questi anni, l'Assemblea ha discusso una prima bozza di testo per un nuovo Manifesto di AUDIS che intende porre l'attenzione sul ruolo sempre più centrale della rigenerazione urbana.
I tratti essenziali del nuovo Manifesto, il cui perfezionamento è affidato al Direttivo e che sarà pubblicato a breve, partono dalla convinzione che la crisi dello sviluppo quantitativo dovuta a una crisi di risorse sia pubbliche che private coniugata alla crisi della domanda per il tipo di prodotto che il mercato era abituato ad offrire, può diventare l'opportunità per immaginare la mobilitazione di risorse diverse, volte a generare una offerta più aderente alle necessità fondamentali della gente e dunque a costruire una città migliore.
Se ciò è vero, la sfida che abbiamo di fronte può diventare l'opportunità per riprogettare la città sulla base di modelli più vicini alle necessità dei cittadini in tutte le loro articolazioni individuali, sociali e materiali, una riprogettazione in cui i termini qualità, welfare urbano, sostenibilità non siano solo dei titoli retorici; in cui i bisogni di tutti e di ciascuno non siano subordinati agli interessi di pochi, contrabbandati come interessi generali; in cui le risorse che il corpo sociale può mettere in campo vengano indirizzate a vantaggio di tutti.
Oggi, infatti, il tema della rigenerazione riguarda la città nel suo insieme ed è necessario entrare in modelli di sviluppo fino ad ora sostanzialmente inesplorati, ma di cui possono intravvedersi i contorni.
Contorni che ci dicono come il termine valorizzazione, non abbia più a che fare con il suo connotato economico, ma prevalentemente con i suoi connotati sociali; come il termine sostenibilità vada prevalentemente declinato alla francese, come durabilità; che il termine qualità urbana non rimandi soprattutto a valori estetici, ma a valori etici; che il termine sviluppo non sia più sinonimo di entropia, che in ultima istanza sottrae beni, come fa lo sviluppo urbano legato al consumo del suolo, ma di rigenerazione e di crescita. Tutti termini che rimandano alla questione della rigenerazione urbana che può avere senso e successo solo se diventa non una delle politiche virtuose che vengono fatte da una amministrazione, ma la politica portante di trasformazione delle città concepibile una volta attraversato quel tornante della storia che sta definendo nuovi modi di vivere e di operare e nuovi parametri economici a cui rapportarsi
AUDIS intende confermare il proprio impegno nel promuovere un positivo e indispensabile dialogo tra pubblico e privato, rinnovarsi allargando il raggio di azione tra definizione dei nodi problematici e la ricerca di possibili e praticabili soluzioni, ampliare i propri temi radicalizzando il concetto di rigenerazione che va oggi riferito in modo trasversale alla città come risultato complesso di qualità urbanistiche, architettoniche, sociali, economiche, ambientali e culturali e non solo a sue specifiche porzioni.

(pubblicato il 6 dicembre 2012)

06/12/2012
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