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Comune di Torino. La Lavazza nell'ex Enel

Comune di Torino. La Lavazza nell'ex Enel

La scelta localizzativa è stata valutata e condivisa con il Comune per l'evidente portata economica, urbanistica e sociale dell'intervento. L'operazione di acquisto e la trasformazione dell'area potrà avvenire a seguito dell'approvazione delle varianti al Piano Regolatore della Città.

Si tratta di un'importante operazione da parte di un'azienda che vuole restare legata alla città dove Luigi Lavazza aveva aperto la prima drogheria e rivendita di caffè nel 1895: un investimento di 130 milioni di euro per 30mila metri quadrati, di cui il 60% destinato ad uffici, e il resto a uso residenziale, commerciale e di servizio.
Per le idee progettuali per il nuovo centro direzionale sono stati chiamati a confronto Mario Cucinella, Cino Zucchi, Vanja Frlan Jansen e Luciano Pia. Tre le linee guida del progetto: rispetto dei valori aziendali, ecosostenibilità e integrazione con il tessuto urbano.

«Nonostante la crisi - ha spiegato il presidente Alberto Lavazza - l'azienda crede nelle proprie possibilità e guarda con fiducia al futuro. Desideriamo dimostrare ancora una volta il forte legame con la città e la volontà di investire sul territorio, continuando a sviluppare parallelamente il nostro piano di crescita a livello internazionale».
Nello stabilimento di Settimo, invece, nascerà un centro dell'innovazione destinato alla ricerca e a nuovi macchinari per il confezionamento del caffè e per quei sistemi ‘chiusi' che negli ultimi due anni sono stati uno dei principali fattori di sviluppo del marchio.


(pubb. 20 gennaio 2010 - AUDISnotizie 1.10)

27/12/2010
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