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Sport urbanism, le esperienze di KCity nella rigenerazione urbana a base sportiva

Sport urbanism, le esperienze di KCity nella rigenerazione urbana a base sportiva

Di fronte alle complesse sfide di rilancio e rigenerazione poste dalle città, il tema dello sport  si va affermando come un’occasione privilegiata per trattare in modo congiunto e integrato obiettivi di riqualificazione e/o trasformazione dello spazio fisico urbano e, contemporaneamente, di attivazione e rafforzamento di dinamiche sociali di tipo comunitario. La recente affermazione del concetto di  “sport urbanism” fa proprio riferimento alla centralità che lo sport potrebbe assumere e giocare nei processi di rinnovamento e sviluppo delle nostre città, non tanto e non solo in termini infrastrutturali e impiantistici o legati all’organizzazione di eventi, di più o meno grandi dimensioni e di più o meno grande richiamo pubblico, ma anche e soprattutto in termini di fenomeno culturale e sociale che caratterizza in modo rilevante, quotidiano, accessibile e diffuso, pratiche d’uso dello spazio urbano contemporaneo a cui è possibile, quindi, riconoscere un grosso potenziale relazionale e rigenerativo. Lo sport può diventare occasione di valorizzazione del territorio perché favorisce la salute e il benessere delle nostre comunità, contribuisce a generare ricchezza economica e lavoro, sostiene processi di riappropriazione dello spazio urbano da parte dei suoi abitanti e, soprattutto nei contesti più fragili, crea comunità e rafforza la coesione e il senso di appartenenza comunitario.

Ad abilitare l’affermazione di questa prospettiva di rigenerazione urbana “a base sportiva” ha certamente contribuito anche l’innovazione legislativa introdotta nel 2021 dalla nuova disciplina sulla costruzione, l’ammodernamento e la gestione degli impianti sportivi – parte integrante del più ampio disegno di riforma dello sport – che, oltre a riconoscere gli impianti sportivi come beni di interesse pubblico e generale, ha portato a una semplificazione delle procedure per il coinvolgimento del privato (conferendo alle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche un ruolo forte,  importante e per certi versi decisivo), in qualità di promotore e/o partner, nei processi di rigenerazione urbana incentrati sullo sport.

Non è inoltre un caso che, negli anni più anni recenti, siano stati promossi bandi nazionali e regionali dedicati proprio a sostenere prospettive di sviluppo sinergico dei temi dello sport e dell’inclusione sociale, volti sia a sostenere il miglioramento dell’offerta sportiva nelle aree urbane attraverso la riqualificazione delle strutture inadeguate  e la realizzazione di nuovi impianti e attrezzature, sia a promuovere l’accesso equo alla pratica sportiva, puntando sullo sport diffuso e di prossimità, attraverso investimenti in infrastrutture leggere e azioni di rilancio e valorizzazione degli spazi polifunzionali, con l’obiettivo di incentivare l’attività fisica, soprattutto nelle periferie.

KCity, socio AUDIS specializzato nel design strategico per la rigenerazione urbana ad impatto sociale, può vantare diversi interventi di successo nel campo dello “sport urbanism” sviluppati in questi anni.

A Milano per conto dell’ASD La Salle ha curato con successo prima la definizione del progetto “Murat4all” (realizzato e attualmente in funzione) che ha portato alla concessione dell’impianto sportivo di via Dino Villani a Milano e, a seguire, la candidatura dello stesso al bando “Sport e periferie” promosso dall’Ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri nel 2018, garantendo l’accesso dello stesso a un finanziamento pluriennale. 

A Novara, per conto della Fondazione de Agostini, tra il 2019 e il 2022 KCity ha curato il progetto “Sport a Sant’Andrea” (realizzato e attualmente in funzione) per la riconversione sportiva di alcuni spazi pubblici degradati, tramite la gestione di un processo partecipativo che ha visto il coinvolgimento delle associazioni sportive e di promozione sociale del territorio e della comunità locale .

A Varano de Melegari (PR), per conto della Fondazione Caterina Dallara, dal 2022 ad oggi KCity ha curato il progetto “Parco dei Melograni” (realizzato e attualmente in funzione) che ha previsto la trasformazione di un’area verde abbandonata in uno spazio per la comunità tramite la realizzazione di un campo multisport e una pista pump track. 

Sulla scorta di queste esperienze emergono i connotati essenziali di uno specifico approccio alla rigenerazione urbana a base sportiva con cui KCity intende contribuire allo sviluppo sociale e inclusivo dei territori e che può trovare sintesi nei seguenti 4 pilastri:

• Accanto al progetto delle strutture, degli spazi e degli impianti, va sviluppato in modo coordinato e con la medesima attenzione e cura, il piano d’uso e di gestione, con l’obiettivo di studiare il mix più opportuno e garantire le condizioni di promiscuità tra le esigenze dei diversi target di fruitori, nelle diverse fasce orarie, tra attività sportive di livello agonistico e amatoriale, tra momenti riservati alle competizioni, all’allenamento e alle occasioni aggregative integrate con il territorio.
• Le condizioni di aperture e accessibilità degli spazi, sia di quelli indoor che di quelli outdoor, sono un requisito fondamentale a cui affidare il successo della strategia di rigenerazione a base sportiva, che scommette sulla capacità di attrarre un pubblico più ampio rispetto a quello già dedicato ad una determinata attività sportiva e a quello dei residenti nella zona interessata dall’intervento.
Le associazioni sportive del territorio non sono solo beneficiari e target degli interventi ma sono soprattutto attori per il progetto, il cui coinvolgimento preventivo sia per valutare le caratteristiche e la fattibilità dell’intervento ma anche per impostare e organizzare in modo efficace il processo di coinvolgimento della comunità più estesa . 
• Le condizioni di sostenibilità economica nel lungo periodo per la gestione delle strutture, degli impianti e delle attività vanno ricercate attraverso un mix di formule (sponsorizzazioni, attività commerciali complementari, servizi integrativi e rivendita, …) tali da  minimizzare il rischio di esclusione e selezione nella fruizione di base delle strutture.


Per approfondire:

https://www.kcity.it/otw-portfolio/murat-sport-community-hub/

https://www.novaratoday.it/attualita/sport-aree-sant-andrea.html

https://parma.bologna.repubblica.it/cronaca/2024/06/25/news/a_varano_un_nuovo_spazio_sportivo_per_tutti_grazie_alla_fondazione_caterina_dallara-423283321/

https://urbact.eu/articles/sport-urbanism-new-paradigm-urban-regeneration-and-sustainable-beautiful-cities-all

 


06/12/2025
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