È stata approvata lo scorso 19 novembre dal consiglio regionale della Liguria la nuova legge, proposta dall’assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola e sottoscritta dall’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Mai, sulla rigenerazione urbana e il recupero del territorio agricolo. Un’approvazione che arriva dopo le consultazioni pubbliche, che hanno preso il via a luglio, con le categorie produttive e dei professionisti e gli enti locali.
La nuova legge consentirà da un lato la rigenerazione dei borghi e del patrimonio edilizio più degradato e dall’altro affrontare il tema dell’abbondono del territorio agricolo che, soprattutto in Liguria, ha assunto dimensioni preoccupanti.
Ora i Comuni potranno individuare gli ambiti dove agevolare gli interventi di ricostruzione e rigenerazione stabilendo norme specifiche in situazioni puntuali dove il degrado è maggiore.
Si potranno in particolare individuare zone che abbiano una grave carenza servizi di urbanizzazione, con edifici abbandonati ed aree libere da recuperare, strutture con gravi problemi statici, tecnologici o energetici, aree dove vi siano accentuati fenomeni di marginalità economica e sociale.
Parallelamente, anche per quanto riguarda le aree boschive abbandonate, i Comuni potranno effettuare un censimento e prevedere interventi specifici per favorire il loro recupero con attività agricole, dando così risposte anche alle richieste da parte di nuove attività.
Spetta quindi ai Comuni il compito di costruire regole idonee per una nuova domanda di sviluppo, individuando i luoghi dove maggiore è il bisogno di rigenerazione urbana e dove serve contrastare l’abbandono.
Per favorire questi interventi i Comuni potranno però adottare incentivi attraverso l’abbattimento dei costi dei contributi di costruzione, altre forme di riduzione economica per recuperare ad esempio gli alberghi o l’esenzione dei contributi aggiuntivi per le quote di edilizia residenziale pubblica.
La Regione Liguria ha inoltre previsto l’utilizzo di un apposito fondo con una dotazione iniziale di circa 700 mila euro per favorire la realizzazione di progettazioni ed interventi di rigenerazione urbana in particolare nei Comuni di minore dimensione ed in quelli situati nell’entroterra.
I numeri raccontano una realtà particolarmente difficile in Liguria: oltre il 40% delle circa 450 mila abitazioni presenti in regione risalgono al periodo tra il 1946 ed il 1971.
Un’edilizia di scarsa qualità che rappresenta una quota significativa delle aree periferiche delle città e dei paesi con carenze che riguardano l’accessibilità, la qualità degli edifici, creando problemi di sicurezza sia ambientali sia di degrado sociale. Nel frattempo la superficie occupata dal bosco è cresciuta ad un ritmo elevatissimo, passando dal 54% della superficie regionale nel 1986 al 75% nel 2012.
Comunicato stampa Regione Liguria