Tra i vari strumenti erogativi utilizzati Fondazione Cariplo, il bando degli “Interventi Emblematici” mette ciclicamente a disposizione risorse per iniziative sui territori compresi all’interno dei propri distretti di competenza, corrispondenti alle province lombarde e quelle piemontesi di Novara e del Verbano Cusio Ossola. L’obiettivo del bando è sostenere progetti emblematici che siano in grado di valorizzare le risorse e le potenzialità locali e generare valore condiviso, al fine di creare e favorire lo sviluppo sostenibile di veri e propri ecosistemi territoriali. Il bando vuole inoltre essere un’occasione per promuovere un confronto tra soggetti pubblici e privati del territorio, al fine di elaborare progetti che, partendo da una lettura comune delle esigenze e delle vocazioni locali, tendano a una visione condivisa di futuro e alla costruzione di interventi capaci di fare sistema potenziando le ricadute positive sul territorio.
Aderire alla sfida della candidatura a questo bando richiede di adottare un approccio progettuale coerente con questa vision dell’“emblematicità” e, soprattutto, in grado di garantire il risultato atteso. KCity, socio AUDIS specializzato nel design strategico e integrato per la rigenerazione urbana e territoriale, dopo i successi maturati negli anni passati con questo strumento è stata incaricata quest’anno di curare la progettazione di due candidature a valere sul Programma 2024-2026 degli “Interventi Emblematici”: quella del Comune di Palazzolo, in provincia di Brescia e quella del Comune di Brunate, in provincia di Como. L’iter del bando quest’anno ha introdotto per la prima volta una procedura a due fasi, con la prima fase dedicata all'impostazione strategica degli interventi, che richiede in prima battuta di concentrarsi sull'analisi del territorio, sulla creazione di una visione di cambiamento e sulla definizione di obiettivi specifici per il progetto. Uno sforzo di riflessione sostenuto dalla documentazione obbligatoria per la candidatura, in particolare la richiesta di un quadro logico che sintetizzi la strategia, e dalla possibilità di sviluppare iniziative che integrano le diverse aree di intervento della Fondazione
Il progetto Parco delle Tre Ville di Palazzolo lavora sulla sfida delle vocazioni economiche di una città industriale della pianura bresciana, con l’obiettivo di affermare Palazzolo come nuova polarità culturale a cavallo tra le province di Brescia e Bergamo. L’intervento mira a restituire alla comunità un parco storico frutto dell’unione di tre ville ottocentesche nel centro della città, prevedendo interventi per migliorare la qualità paesaggistica del Parco, con un teatro all’aperto, uno spazio di educazione ambientale e un hub culturale.
A Brunate, Il Progetto Volta ha l'obiettivo di integrare i territori del “Lake Como” e del Triangolo Lariano, affrontando il problema dell'overtourism e dello spopolamento. Focalizzato su Brunate, il progetto promuove un turismo rigenerativo centrato sulle comunità locali. Tra le azioni previste, vi è la creazione di un Percorso Voltiano, un itinerario che collegherà le zone più affollate di Brunate con quelle meno visitate, incentivando la scoperta della cultura locale. Un altro elemento chiave è la valorizzazione del Parco Marenghi, accompagnata dalla creazione del Museo dell’Energia, un polo multifunzionale dedicato all'energia rinnovabile e alla figura di Alessandro Volta.
Entrambe le proposte sono state selezionate al termine della prima fase del bando e stanno attualmente concludendo la progettazione richiesta per la seconda fase del programma, dedicata invece a sviluppare un livello di progettazione in grado di fornire alla Fondazione adeguate garanzie di fattibilità della proposta strategica. Tre sono i livelli di attenzione (ulteriori a quelli tipicamente legati alla progettazione architettonica su spazi e patrimonio) attorno a cui è richiesto focalizzarsi, per ciascuno dei quali KCity ha utilizzato specifiche modalità d’approccio rivelatesi in entrambi i casi particolarmente efficaci:
1. La progettazione del partenariato, che nell’esperienza di KCity ha preso avvio dalla realizzazione del bilancio delle competenze e risorse presenti nel contesto locale, ed è proseguito tramite la ricerca di partner strategici alla scala territoriale con cui completare il quadro;
2. La progettazione del modello gestionale, fondata sulla scomposizione del programma di intervento complessivo in pacchetti di attività, connotati da omogeneità dal punto di vista non soltanto tematico, ma anche della complessità organizzativa e delle risorse necessarie alla realizzazione;
3. La progettazione del piano di sostenibilità economica, per la quale è stato adottato un approccio incrementale e integrato in base al quale il finanziamento funziona da volano per l’attivazione di meccanismi economici in grado di garantire il sostegno delle attività sul lungo periodo.