Nell’ambito del progetto “OICR e investimenti urbani”, finanziato da InvestItalia/Presidenza del Consiglio e sviluppato da AUDIS in collaborazione con l’Università di Parma e la Città Metropolitana di Milano, è stato elaborato un Benchmark di casi di studio internazionali volto a indagare come gli investimenti in piani di mobilità sostenibile abbiano costituito un fattore abilitante e di innesco per processi integrati di trasformazione urbana su più ampia scala. Tale Benchmark costituisce dunque parte integrante degli outputs del progetto, il cui scopo era quello di modellizzare uno strumento alternativo per l’implementazione dei PUMS, partendo dalla sperimentazione pilota di CMM, ed estendendolo ad un orizzonte di replicazione potenzialmente allargato all’intero territorio nazionale.
In questo quadro, il presente Benchmark non è stato concepito come un manuale finalizzato a fornire al progettista una guida per l’attuazione degli obiettivi del PUMS, quanto a stimolare da un lato una crescita di consapevolezza riguardo al posizionamento dell’esperienza del PUMS di CMM nel contesto più vasto preso a riferimento, e dall’altro, ad offrire alle altre città interessate una sorgente di riferimenti operativi e di ispirazioni pratiche per la maturazione delle loro linee di indirizzo.
A tal fine, i casi di studio contenuti nel presente documento sono stati analizzati a titolo di esemplificazione e approfondimento delle principali categorie concettuali mobilitate dal PUMS di CMM, le quali vedono nell’idea di “Luogo Urbano della Mobilità” il loro asset più forte. Con questo termine si identificano i futuri snodi strategici dell’area vasta metropolitana, posti in corrispondenza delle stazioni della rete ferroviaria radiale, nei quali condensare da un lato i principali servizi e le infrastrutture della mobilità sostenibile, e dall’altro, funzioni urbane e servizi alla persona e alle imprese, con il fine di favorire un maggiore radicamento nel tessuto e nella vita urbana del contesto in cui sono collocate. Il risultato di tale approccio è una revisione complessiva degli schemi gerarchici alla scala metropolitana, nella direzione di una città policentrica caratterizzata da un elevato potere rigenerativo e rivitalizzante soprattutto per quelle aree periferiche che storicamente hanno vissuto una progressiva perdita di centralità e servizi a favore delle aree centrali.
Queste sono le coordinate essenziali lungo le quali si è mossa l’analisi di benchmark, che si compone di due grandi parti. Nella prima viene svolta una ricognizione dei concetti emergenti che animano il dibattito sulla mobilità come driver per la riorganizzazione territoriale; nella seconda parte sono stati riportati casi di studio che, analizzando elementi di scala via via crescente, progressivamente accompagnano il lettore a comporre un quadro arricchito dall’interazione di più livelli, dove la diffusione capillare dei presidi della mobilità sostenibile si intreccia strettamente ad un ripensamento del ruolo e del paesaggio degli spazi pubblici connessi ai nodi del trasporto, e alle connessioni tra i sistemi di mobilità locali e i sistemi più ampi in cui sono collocati i singoli insediamenti urbani. In particolare, un primo gruppo di casi di studio è dedicato a descrivere il concetto di “mobility hub”; un secondo gruppo è volto ad analizzare l’importanza delle stazioni ferroviarie come possibili snodi complessi della mobilità e della vita urbana; il terzo traguarda invece il ruolo degli hubs all’interno di strategie più vaste alla scala urbane o territoriale.
I casi di studio presentati sono il frutto di una indagine molto più ampia, che lungi dal potersi considerare esaustiva delle tendenze e delle sperimentazioni più avanzate oggi in atto, ne offre tuttavia uno spaccato sufficientemente rappresentativo. Certo il progetto in cui questa analisi si è inserita ha consigliato di guardare prioritariamente a esperienze che presentassero affinità con i temi trainanti del PUMS di CMM: questo non ha però ristretto la sua ambizione di offrire una panoramica sufficientemente ampia e articolata, tale da garantire al Benchmark un’ampia potenzialità di diffusione e utilizzo nei diversi contesti urbani che caratterizzano il territorio nazionale.
Il Benchmark “Verso i luoghi urbani della mobilità”
Roberto Malvezzi
CNR-DIITET