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Chiuso a Bari il Congresso Nazionale Ingegneri

Chiuso a Bari il Congresso Nazionale Ingegneri

Più ingegneria nel futuro dell'energia, delle infrastrutture e della sicurezza delle reti e dei sistemi informativi. È questa la richiesta degli ingegneri che si sono riuniti nel capoluogo pugliese per il 56° Congresso Nazionale dal 7 al 9 settembre scorsi.

Nel corso della sessione conclusiva è stata approvata per acclamazione la mozione congressuale, nella quale si elencano alcune linee direttive che la professione deve seguire per incentivare lo sviluppo del Paese: tra queste la riqualificazione e l'uso consapevole del territorio, l'adeguamento sismico, l'efficienza energetica, la sostenibilità paesaggistica e ambientale, la riabilitazione del tessuto edilizio e sociale, il potenziamento delle infrastrutture.

Annunciata, poi, la presentazione di una Carta eco-etica dell'ingegneria italiana. "E' la prima volta - sottolinea Giovanni Rolando, presidente del CNI - che un organismo elabora un testo del genere, sull'etica ambientale", in una fase di transizione epocale, caratterizzata dalla necessità di modificare radicalmente i modelli di sviluppo. Felice Palmeri, docente all'Università di Bologna, nel presentare la Carta ha rilevato che "le professioni a matrice tecnico-scientifica sono chiamate oggi ad esercitare un ruolo chiave nel chiedere alla politica investimenti immediati a fronte di ritorni proiettati a medio e lungo termine".

A chiusura dei lavori, i ringraziamenti del "padrone di casa", Domenico Perrini, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari, e il passaggio del testimone a Marco Manfroni, presidente dell'Ordine di Rimini, dove tra un anno si potrà tracciare un bilancio sulla riforma della professione e sugli indirizzi intrapresi e da intraprendere. http://www.congressonazionaleingegneri2011.it


(pubblicato il 21 settembre 2011)

27/09/2011
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