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Brescia scrive l’Agenda Urbana 2050: il futuro della città è un percorso partecipato

Brescia scrive l’Agenda Urbana 2050: il futuro della città è un percorso partecipato

Agenda Urbana Brescia 2050 è il percorso partecipativo e strategico lanciato dal Comune di Brescia per declinare a livello locale i principi dell’Agenda Urbana per l’Europa 2050. Un cantiere aperto sul futuro, un laboratorio permanente di idee che partendo dalla realtà locale ambisce a diventare un modello per le città medie europee
Obiettivo è quello di dotarsi di una visione organica e condivisa di sviluppo a lungo termine, costruita attorno a quattro dimensioni fondamentali: culturale, economica, ambientale e sociale. Un progetto che, partendo dalle strategie già in atto, mira a mettere a sistema azioni e progettualità, facendo sinergia tra i diversi assessorati e coinvolgendo attivamente la comunità, i portatori di interesse e il mondo produttivo.

Il percorso, ufficialmente presentato lo scorso 3 ottobre al Salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia dalla Sindaca Laura Castelletti e dall’Assessore alla Rigenerazione Urbana per lo sviluppo sostenibile Michela Tiboni, si fonda su un solido lavoro di ascolto, condotto attraverso un Urban Living Lab, il Laboratorio Brescia 2050, promosso dal Comune e guidato dal consulente tecnico-scientifico, l’architetto Valerio Barberis. Del Laboratorio fanno parte l’Ufficio di Piano del Comune, l’Urban Center, il Tavolo di coordinamento dei settori comunali e la Fondazione Campus Edilizia Brescia. L’Urban Center di Brescia ha già raccolto oltre 3.200 contributi attraverso canali fisici e digitali, un patrimonio di idee e proposte che confluirà nell’Agenda e nelle prossime settimane la Fondazione Campus procederà con la raccolta di contributi da parte degli stakeholder.

Nel percorso verso la costruzione dell’Agenda, che si chiuderà a fine anno, è attualmente in corso il Public Program, una serie di quattro dialoghi tematici concepiti per approfondire le quattro "Missioni" dell’Agenda e costruire una visione condivisa. Dopo i primi due appuntamenti dedicati a sostenibilità (22 ottobre) e lavoro (29 ottobre), il percorso pubblico di confronto politico-amministrativo tra amministratori, stakeholders, ospiti italiani e internazionali proseguirà a novembre con gli ultimi due focus dedicati a coesione sociale (20 novembre) e cultura (26 novembre).
Il primo appuntamento, il 22 ottobre, ha messo al centro il tema della sostenibilità, intesa nella sua accezione più ampia: ambientale, sociale, economica e culturale. Alla Sala del Camino, esperti di rilievo nazionale come Eleonora Rizzuto (AISEC), Domenico Sturabotti (Fondazione Symbola) e Michele Pezzagno (Università di Brescia) hanno dialogato con le istituzioni locali. La dimensione internazionale è stata portata dalle testimonianze di Betlemme, il cui sindaco Maher N. Canawati ha legato la sostenibilità a un "messaggio di pace" e alla resistenza quotidiana, e della francese Troyes, esempio di rinaturalizzazione degli spazi urbani e lotta alle isole di calore. Gli assessori Camilla Bianchi (Transizione ecologica) e Federico Manzoni (Mobilità) hanno quindi illustrato le strategie locali per una città più resiliente.

Una settimana dopo, il 29 ottobre, è stata la volta del dialogo sul Lavoro. Focus della discussione, moderata come sempre dalla giornalista Paola Pierotti, le strategie per coniugare sviluppo economico, innovazione tecnologica, inclusione e qualità del lavoro. La tavola rotonda ha visto gli interventi di Benedetta Squitteri (Rete Comuni Sostenibili), Giulio Buciuni (Trinity College Dublin), Felice Scalvini (Fondazione ASM) e Alessandro Balducci (Politecnico di Milano). A seguire, il confronto con gli assessori comunali Andrea Poli (Attività Produttive e Innovazione), Marco Garza (Risorse) e Valter Muchetti (Lavori Pubblici) ha permesso di entrare nel merito delle politiche locali per sostenere il tessuto produttivo e rafforzare il capitale umano.

Il percorso non si ferma. Il 20 novembre allo Spazio CARME sarà di scena la Missione "Insieme", dedicata alla coesione sociale. Temi cardine dell’incontro saranno l’inclusione, la costruzione di comunità resilienti, il sostegno alle fasce più deboli, l’attenzione alle giovani generazioni, la città multiculturale e le strategie di welfare urbano. Una missione che pone la "cura" al centro dello sviluppo della città.
A chiudere il ciclo, il 26 novembre, sarà il dialogo sulla "Cultura", intesa come lascito storico, patrimonio artistico, tradizioni locali, ma anche come espressioni contemporanee, arti visive e il vivace network associativo e degli spazi culturali della città. 

La presentazione finale dell’Agenda alla città sarà poi arricchita da uno spazio espositivo distribuito nel cuore della città, con finalità anche di animare lo spazio oltre che illustrare ai cittadini i risultati del percorso di costruzione dell’Agenda.

L’Agenda Urbana Brescia 2050 non sarà un semplice documento programmatico, ma si propone come una cornice strategica condivisa, un orizzonte di lungo periodo per istituzioni, cittadini, associazioni e operatori economici. Definiti gli obiettivi, il passo successivo sarà tradurli in azioni di medio termine e progettualità tangibili.

«Dopo la stagione del PNRR -ci dice l'Assessora Tiboni- le città devono saper dialogare con l’Europa, leggere le nuove politiche comunitarie e costruire progetti coerenti con gli obiettivi di transizione verde e inclusione. Agenda Urbana Brescia 2050 nasce con questo spirito, per essere uno strumento di posizionamento strategico che traduca la nostra visione locale in un linguaggio europeo, rendendo Brescia più competitiva e più riconoscibile nel confronto internazionale. È, come diciamo, un progetto “Brescia/Europa andata e ritorno”»
Ma il valore dell’Agenda è anche interno: «Non è un piano in più -conferma Michela Tiboni- è una cornice che collega politiche e strategie, dà continuità alle scelte di oggi e stabilità a quelle future, promuovendo collaborazione e responsabilità condivisa. È sicuramente un percorso ambizioso, ma necessario per dare continuità e visione a ciò che Brescia ha saputo costruire in questi anni, mettendosi in gioco anche nella scelta dello strumento di governance del futuro».


04/11/2025
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