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L'architettura di Gino Valle

di Pierre-Alain Croset , Luka Skansi
Electa, 2010
pp. 400, Euro 75.00
Fin dalle prime opere realizzate negli anni cinquanta a Udine e nel Friuli, Gino Valle (1923-2003) fu riconosciuto dalla critica internazionale come una delle figure più originali e creative dell'architettura europea del dopoguerra. Il suo talento artistico, associato a una grande curiosità intellettuale e a un'autentica passione per la sperimentazione di nuove tecniche costruttive, portò Valle a elaborare un'opera architettonica decisamente aperta e multiforme.
Nei centri minori del Friuli e del Veneto oppure nei contesti metropolitani di New York, Parigi e Berlino, case popolari e banche, stabilimenti industriali e uffici, municipi e palazzi di giustizia rimangono oggi non solo solidi esempi di grande attualità, ma sono vere e proprie opere di riferimento per la discussione di temi progettuali significativi che riguardano la relazione tra nuova architettura e preesistenze storiche, tra insediamenti industriali e paesaggio aperto, tra disegno urbano e progetto di architettura. Una parte molto consistente della sua opera fu dedicata al programma tipicamente "moderno" degli spazi del lavoro -la fabbrica e l'ufficio- in risposta ad una committenza prima regionale e nazionale (le industrie Zanussi, Fantoni, Olivetti), e successivamente multinazionale (l'IBM, la Banca Commerciale Italiana, la Deutsche Bank).
A venti anni di distanza dall'uscita dell'unica monografia completa a lui dedicata, da tempo esaurita, il libro ricostruisce in 15 capitoli tematici, corredati da 60 schede descrittive delle principali opere, la complessa e intensa attività progettuale del maestro friulano, tracciando diversi percorsi di lettura attraverso i contesti geografici, i caratteri formali, i linguaggi costruttivi, i riferimenti intellettuali di un'opera che sfugge ad ogni semplicistica classificazione.
Il libro è stato presentato il 17 settembre 2011 nel corso dell'ultima edizione di PordenoneLegge, durante un incontro organizzato dall'Ordine degli Architetti di Pordenone al quale hanno partecipato i due autori. A coronamento di questa iniziativa l'Ordine degli Architetti e la Fondazione Opera Sacra Famiglia hanno organizzano la mostra fotografica "Gino Valle. Sulla soglia della narrazione", allestita per l'occasione a Palazzo Gregoris. Il fotografo Max Rommel ha ripercorso le architetture pordenonesi dell''architetto indagando la relazione fra l'architettura e il dettaglio nel suo quotidiano.


21/09/2011
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