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La rigenerazione delle Capitali della Cultura: il supporto di KCity per la candidatura di Colle Val d’Elsa 2028  

La rigenerazione delle Capitali della Cultura: il supporto di KCity per la candidatura di Colle Val d’Elsa 2028  

Le candidature a capitali della cultura sono gradualmente passate da essere occasioni di visibilità e celebrazione del patrimonio artistico posseduto, a proposte trasformative centrate sulla valorizzazione del potenziale inespresso dei contesti locali e sull’attivazione di percorsi di innovazione sociale e culturale capaci di generare impatto in territori colpiti da crisi economiche e sociali.

Colle Val d’Elsa ha recentemente lanciato la sua candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2028, per la quale ha scelto di affidarsi ad un composito team di supporto, che include KCity per quanto concerne le definizione di iniziative concrete di rigenerazione culturale, capaci di dare vita a progetti, luoghi e reti collaborative, capaci di rendere Colle una città sempre più vivibile, attrattiva e creativa.
Gli scorsi 17, 18 e 19 luglio si sono tenuti i “Tavoli della rigenerazione”, tappa fondamentale del processo per costruire insieme la visione futura della città laboratorio di una nuova visione della cultura. Promuovendo il confronto aperto tra cittadini, operatori culturali, associazioni e stakeholder locali, focalizzato sul tema della rigenerazione urbana a base culturale, KCity ha supportato l’Amministrazione nell’individuare come il progetto culturale possa rappresentare un’opportunità per ripensare e trasformare aree inutilizzate o sottoutilizzate in luoghi di incontro, creatività e socialità.

Durante i tre giorni di lavoro, KCity ha proposto e orientato l’elaborazione condivisa di visioni e idee progettuali, adottando un approccio ispirato al concetto di “ibridazioni” promosso dal Ministero della Cultura. All’interno di questa cornice, sono state identificate due traiettorie principali da coltivare nel progetto di rigenerazione urbana connesso alla candidatura: il turismo rigenerativo e il welfare culturale.
Dalla discussione sono emersi quattro sistemi di hub creativi, declinati come traiettorie tematiche e operative per immaginare il futuro degli spazi cittadini: 
• Un sistema dedicato alla residenza d’artista, pensato come luogo di supporto a progetti creativi e artistici che promuovano l’interazione e la contaminazione con il territorio e la comunità locale.
• Un hub culturale multifunzionale, concepito come spazio aperto per servizi aggregativi, esposizioni e eventi, in cui la cultura si fa luogo di incontro e condivisione.
• Un luogo ibrido dedicato all’inclusione sociale, aperto sia alla comunità che alle associazioni locali, dove sviluppare attività e iniziative di coesione sociale e partecipazione attiva.
• Un distretto che unisce cultura, creatività e sostenibilità ambientale, con spazi pensati per la musica, la natura e la promozione di pratiche culturali attente al territorio.

Notizie e approfondimenti sul percorso di lavoro per la candidatura di Colle Val d’Elsa a Capitale italiana della Cultura 2028 sul sito https://colle28.it/


02/08/2025
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