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Milano. AUDIS all'incontro

Milano. AUDIS all'incontro "Il riuso della città"

Città e nuovi modi dell’abitare, ecologia e innovazione urbana, periferie, sviluppo urbano e recupero delle aree dismesse: oggi più che mai l’architettura deve fare i conti con la natura e i mutamenti che coinvolgono l’uomo moderno. Tematiche attuali su cui è necessario interrogarsi, confrontarsi, ragionare.

"Vitruvio 4.0" è un ciclo di incontri nato dalla collaborazione tra Mitsubishi Electric, che da anni applica le tecnologie più innovative per migliorare la vita quotidiana in ottica green, e Leopoldo Freyrie, architetto, Presidente della Fondazione RIUSO per la rigenerazione urbana e membro del comitato scientifico di Legambiente: un viaggio in cinque tappe, stimolante, ricco di idee e spunti, attraverso i nuovi processi di abitazione, con protagonisti del settore e non – architetti, pronti a disegnare le città del futuro.

“Abbiamo pensato queste serate come momenti di confronto non solo per architetti – spiega Leopoldo Freyrie – sono stati invitati committenti, amministratori, player del mondo real estate, economisti, giornalisti, uomini di cultura, per poter affrontare a 360° la rigenerazione urbana in ottica sostenibile. Un momento poco istituzionale, mai ‘ingessato’, una chiacchierata informale da cui far uscire idee, buone pratiche e spunti su cui riflettere”.

Dopo aver parlato nei primi quattro incontri di nuovi modi di abitare, del futuro delle periferie, di ecologia e innovazione urbana e di verde urbano e metropolitano, l’ultimo appuntamento, svoltosi il 18 giugno a Milano, presso il Museo nazionale della scienza e della tecnologia, è stato dedicato al “riuso della città”. Si sono confrontati sull’argomento, assieme a Leopoldo Freyrie, Tommaso Dal Bosco, presidente AUDIS, Carlo De Vito, presidente FS Sistemi Unitari, Elisabetta Spitz, Commissario straordinario Sorgente SGR, Regina De Albertis, Presidente dei Giovani ANCE, e Giorgio Tartaro, giornalista di architettura.

“Abbiamo parlato del riuso della città – racconta Freyrie – e in particolar modo del recupero delle aree urbane dismesse. Il punto di partenza è stato uno studio che ho realizzato incrociando i dati ANCI e ISPRA. Il risultato è emblematico: nei prossimi anni concentrarsi sul recupero di tutte le aree dismesse sul territorio italiano permetterebbe di non consumare più suolo per almeno cinque generazioni. Ci sono ostacoli legislativi ed economici, i progetti sarebbero indubbiamente più complessi, ma ad oggi è l’unica vera soluzione per una rigenerazione urbana che si sviluppi su un’idea ‘green’ di salvaguardia dell’ambiente e urbanistica sostenibile”.

Il programma dell’incontro


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