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Ferrara. Cantieri artistici a basso impatto ambientale, economia circolare: l’esperienza di Acer Ferrara

Ferrara. Cantieri artistici a basso impatto ambientale, economia circolare: l’esperienza di Acer Ferrara

Trasformare un cantiere edilizio in un’opera d’arte sembra impossibile. Farlo rispettando l’ambiente pare un sogno utopistico. Eppure, a Ferrara hanno centrato entrambi gli obiettivi. Come più volte in passato, l’Azienda Casa Emilia-Romagna di Ferrara ha scelto di collaborare con gli studenti delle scuole superiori per coinvolgerli nell’abbellimento di un intervento già di per sé positivo: infatti, nell’ambito del recupero e della riqualificazione di 27 alloggi di edilizia residenziale pubblica nello storico quartiere di via Fiume, Acer ha collaborato con gli alunni del Liceo Artistico Dosso Dossi di Ferrara.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: l’inventiva dei giovani talenti ha permesso la creazione di pannelli fantasiosi e colorati a decorazione dell’impalcatura esterna. In questo caso, si può davvero dire che la copertura temporanea che solitamente causa disagi rende il paesaggio piacevole e originale sia per i residenti che per i passanti.

Si parlava, poi, di rispetto dell’ambiente. Sì, perché Acer Ferrara ha definito anche nel bando di gara di via Fiume, così come era già successo per l’imponente cantiere per la riqualificazione del Palaspecchi (oltre 7,5 ettari di superficie) il rispetto, da parte delle imprese partecipanti, dei CAM, ovvero i Criteri Minimi Ambientali attualmente in vigore nel campo dell’edilizia (DM 11 ottobre 2017). L’applicazione di questi consente il quasi totale recupero dei materiali di scarto dei lavori: i prodotti delle demolizioni, pertanto, non vengono gettati in discarica, bensì resi reimpiegabili da un apposito impianto; con il progetto del Palaspecchi (ora denominato Corti di Medoro 233 alloggi in affitto e vendita convenzionata, dei quali una rilevante parte destinata agli studenti Universitari sempre a Ferrara) ha consentito di riciclare il 98% dei materiali da demolizione prodotti dal cantiere quantificabili, dall’inizio dei lavori nell’aprile 2017 ad oggi in 11,700 tonnellate di rifiuti, o meglio, di materiale riutilizzabile destinato infatti alla filiera del riciclo e del riuso (la maggior parte cemento armato).

Sul cantiere di via Fiume, appena abbellito dai giovani del Liceo artistico ferrarese, i risultati nell’applicazione dei CAM non saranno quantitativamente allo stesso livello di quelli del Palaspecchi, vista la diversa dimensione dell’operazione, ma la qualità in termini di percentuali di materiali recuperati certamente sì; la scelta dell’Azienda Casa Emilia-Romagna del Comune Estense è ormai irreversibile: ogni intervento di riqualificazione urbana dovrà basarsi sulle modalità previste dalla cosiddetta economia circolare, con la rivalorizzazione dei materiali che fa sì che essi si auto-rigenerino rientrando nel ciclo produttivo.

Contributo di Acer Ferrara


22/04/2019 acer ferrara
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