Nel 2019 AUDIS iniziava un percorso di ricerca finalizzato a valutare la possibilità di una applicazione su larga scala (quartiere, comparto urbano, borgo) degli incentivi per la riqualificazione energetica e sismica dei patrimoni immobiliari pubblici e privati.
La scommessa era quella di impegnare le grandi capacità finanziarie e industriali delle utilities energetiche e le potenzialità aggregative delle amministrazioni comunali per ampliare la scala degli interventi, riducendo così i costi unitari di transazione e riversando nella riqualificazione nello spazio pubblico i margini ottenibili.
Oggi, i principali Osservatori nazionali sul SuperBonus stanno iniziando a produrre report interessanti che contengono analisi dettagliate dell’impatto del SuperBonus 110% sul sistema economico e sociale italiano. Al di là degli indubbi benefici sotto gli occhi di tutti, che hanno contribuito a far uscire da una annosa crisi l'intero settore delle costruzioni e a “svecchiare” un importante parco immobiliare, sono emersi anche alcuni aspetti potenzialmente controversi e, per questo, meritevoli di analisi. Nello specifico le criticità da risolvere in prospettiva - affinché il SuperBonus possa funzionare sempre meglio, sembrano essere tre:
Criticità di natura ambientale: la richiesta di un salto di due classi ha limitato il settore a operare riqualificazioni “leggere", senza spingerlo a ridurre drasticamente i consumi energetici e quindi le emissioni in atmosfera. Oggi gli edifici Nearly Zero Energy Buildings (edifici a consumo quasi zero) sono un obbligo di legge, per cui lascia perplessi che riqualificazione finanziate dal debito pubblico non abbiano richiesto i risparmi energetici minimi già obbligatori per legge;
Criticità di natura sociale: i maggiori fruitori del Superbonus 110% sono abitanti dei centri urbani, scolarizzati e dal reddito medio alto. Chi vive in campagna o in periferia, con basso reddito e bassa scolarità non ha quasi avuto accesso al SuperBonus 110%. Esiste dunque un tema di equità che deve essere affrontato e risolto?
Criticità di stampo economico: il Super Bonus 110% sembra aver aumentato il valore immobiliare ove era già presente. Il peso economico è stato dunque consolidato dove esisteva a priori, senza purtroppo generare l’enorme ricaduta prevista per il bene comune.
Audis intende discutere con i propri associati i temi sopra trattati al fine di ipotizzare proposte di miglioramento delle politiche pubbliche.
Audis vuole cercare di capire quale futuro sia riservato agli incentivi fiscali e se questi possano essere usati in strategie di rigenerazione urbana. Vorremmo porci una serie di quesiti tra cui: cosa suggeriscono gli osservatori? Chi ha davvero beneficiato dei contributi? Come proporre miglioramenti alle strategie in atto?
Per capire meglio o semplicemente condividere le riflessioni, stiamo organizzando un evento pubblico di cui vi daremo maggiori informazioni attraverso i nostri canali.
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