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“Mobilità e Rigenerazione Urbana ai tempi del PNRR”

“Mobilità e Rigenerazione Urbana ai tempi del PNRR”

 

La soluzione che proporremo durante l’incontro del 12 aprile p.v. prevede di coinvolgere direttamente importanti SGR nella gestione di progetti di rigenerazione urbana a grande scala, attraverso fondi dedicati capaci - grazie alla creazione di prodotti finanziari a basso rischio - di sviluppare e gestire processi di sviluppo di città più inclusive, sostenibili e resilienti, costituite da nuove centralità rigenerate e rigeneranti.
Tale soluzione non solo consentirebbe di attuare i Piani territoriali strategici già in programma (oggi rallentati visti il contesto delle gare pubbliche e le difficoltà di attuazione di PPP tradizionali), ma anche di ottenere buoni risultati di ordine economico generale, soprattutto in una proiezione nazionale.

Dove trovare però le risorse? Dovremo stimolare l’interesse dei risparmiatori che oggi non investono e tengono i soldi sul conto corrente a finanziare fondi che rigenerino il territorio in cui vivono.

Perché dovrebbero? Riflettiamo un momento su alcuni dati di fatto - che aggregati formano quello che sembrerebbe quasi un controsenso:
Secondo l'ISTAT l'inflazione nel 2022 sarà pari al 4,3%.
Questo comporta che, a fronte degli attuali depositi bancari infruttiferi (all'incirca 1700 miliardi)  il valore "distrutto" ammonterà, a fine anno, a 73 miliardi di euro circa.
Se tale scenario dovesse protrarsi fino al 2026, il valore distrutto ammonterà a 365 miliardi. 
Quindi il PNNR sta per immettere nel sistema 235 miliardi (in gran parte a debito) mentre a causa dell’inflazione se ne stanno contestualmente “distruggendo" 365: un “dramma” finanziario da evitare a ogni costo.
Considerando che molti risparmiatori non si fidano ad investire in un mercato finanziario caratterizzato dalle attuali incertezze geopolitiche, il nostro progetto - che discuteremo insieme il 12 aprile p.v. a Bologna - potrebbe essere la soluzione “anche” per chi rischia di vedere il proprio capitale eroso dall’inflazione su conti correnti infruttiferi. Il risparmiatore potrà investire nei fondi dedicati, sostenibili e Green per la rigenerazione urbana, perché gli verrà proposto un prodotto finanziario a basso rischio, se necessario anticiclico, che, nello stesso tempo, consentirà al Paese un salto di qualità nelle infrastrutture e nei servizi locali, ottenendo tre obiettivi:

 

  • Conservazione del valore dei risparmi
     
  • Contenimento del debito pubblico
     
  • Nuove risorse per una crescita strutturale del paese
     

Discutiamone insieme il 12 Aprile 

 

Scarica il programma dell’evento


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