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Commissione periferie: la Relazione completa sull'attività svolta

Quella delle periferie – come afferma anche AUDIS – è una questione centrale delle vita nazionale. E proprio della questione “periferie” si è occupata la Commissione bicamerale sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie, con una serie di visite sul territorio e con audizioni a personalità istituzionali direttamente coinvolte. La Commissione, presieduta dall’ On. Andrea Causin, ha terminato i suoi lavori presentando un rapporto conclusivo lo scorso 19 dicembre 2017.

La Relazione conclusiva della Commissione, disponibile in allegato sotto, dà naturalmente conferma delle serie condizioni di degrado (sia territoriale che sociale) in cui versano molte città italiane e introduce la riflessione secondo cui “è in atto la perdita di valore del termine stesso di periferia”. Infatti, “il concetto di periferia - si legge nella Relazione - denuncia una modalità di lettura di stati di crisi concentrati esclusivamente sulle aree esterne delle città, viste come mondi lontani e marginali, invece la realtà attuale mostra uno stato di crisi strutturale, di arretratezza funzionale e di problematicità sociale che si fa generale nel territorio metropolitano, tanto da costituire questione urbana, piuttosto che una questione delle periferie”. 

Secondo la Commissione, le periferie dovrebbero piuttosto identificarsi come nuovi centri della vita sociale ed economica delle città. Luoghi non di emarginazione ma attrezzati per la vita sociale e comunitaria, serviti da infrastrutture e collegamenti con altre zone della città, con altri centri. Questo, naturalmente, significa che dovranno essere luoghi curati anche dal punto di vista della qualità formale e funzionale dello spazio pubblico e dell’architettura, come del resto accade in molte città europee. Dal “Piano Nazionale per la Riqualificazione e Rigenerazione delle Aree Urbane Degradate” all’”Agenda urbana europea” e passando attraverso una vera riforma legislativa per il governo del territorio, la Commissione traccia alcune direttrici di intervento, che passano da cinque punti sintetizzabili così:

1) Nuovo assetto di governance delle città e delle aree metropolitane
2) Co-pianificazione Stato-Regioni-Autonomie locali
3) Partecipazione di tutte le istanze istituzionali e associazionistiche in campo
4) Definizione di una nuova forma di piano urbanistico articolato su due livelli: piano strutturale e piano operativo
5) Declinazione di strumenti e procedure operative chiare: una pubblica amministrazione posta in grado di funzionare efficientemente nell’attuazione dei piani generali d’intervento.

Consulta la Relazione completa qui.


18/01/2018 periferie degrado
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