L'8 e il 14 giugno scorsi hanno avuto luogo gli ultimi due talk del ciclo di incontri “La città del futuro? Quella che apprende”. Come per i precedenti, la riflessione si è concentrata sul processo di profondo ripensamento delle città e dello spazio pubblico fortemente accelerato dalla pandemia.
Il terzo incontro, moderato da Chiara Lucchini di Urban Lab Torino, si è focalizzato in particolare sui servizi di prossimità e sui nuovi rapporti tra dimensione fisica e digitale.
Daniela Patti ha presentato il progetto di ricerca-azione di Eutropian sui mercati rionali a Roma, avviato tramite un'iniziativa URBACT circa 10 anni fa e concentrato sul potenziale di queste infrastrutture di prossimità, particolarmente diffuse nella capitale. Stante la loro diffusione - mediamente 1 romano su 2 ha un mercato raggiungibile in meno di 10 minuti a piedi da casa - queste strutture potrebbero fungere da piattaforme per una serie di sevizi di prima necessità (anche non strettamente legati all'alimentazione) e da volano per una politica pubblica innovativa basata sulla prossimità.
Per approfondire
https://issuu.com/eutropian.org/docs/20191017___rivista__mercati_short
Daniele Terzariol, assessore al Comune di San Donà di Piave, ha raccontato l'esperimento attivato grazie al progetto URBACT "City Centre Doctor" e basato sul riutilizzo dei negozi di prossimità vuoti localizzati all'interno di gallerie cittadine - spazi privati ad uso pubblico oggi respingenti e sottoutilizzati. Con questo progetto, 12 negozi vuoti sono stati rifunzionalizzati tramite attività culturali e creative di varia natura.
Per approfondire
https://urbact.eu/citycentredoctor
Chiara Sponza, ha invece raccontato l’indagine della Fondazione per l'Innovazione Urbana di Bologna del tema della consegna a domicilio, letteralmente esploso durante la pandemia. Cosa significa, oggi, "consegna etica"? Si è partiti dalla stesura di un manifesto composto da linee guida per sperimentare poi un servizio basato su una piattaforma cooperativa di consegne a domicilio dalla parte dei commercianti, dei riders/fattorini, dei cittadini e dell'ambiente.
Per approfondire
https://consegnetiche.it/
http://www.comune.bologna.it/sites/default/files/documenti/CartaDiritti3105_web.pdf
https://www.youtube.com/watch?v=oOealyUJxR0
Il quarto incontro, moderato da Simone D'Antonio, ANCI - National URBACT Point, ha affrontato il tema della mobilità sostenibile, mettendo a confronto quattro città che si sono cimentate con le sfide poste dall'emergenza sanitaria combinando soluzioni sperimentali a strategie di lungo periodo.
Alessandro Cariello, per il Comune di Bari, ha raccontato l’esperienza di Bari Open Space, i cui obiettivi principali sono quelli di invitare la cittadinanza: “a muoversi” e “a stare”. L’intento è infatti quello di mettere a sistema mobilità ciclopedonale e qualità dello spazio pubblico, utilizzando come strumento operativo per l’attuazione dei progetti le pratiche di urbanistica tattica.
Per approfondire
https://bit.ly/3j9TQ0E
Andrea Colombo per il Comune di Bologna, partendo dalle innovazioni del codice della strada, ha illustrato una nuova prospettiva in tema di mobilità dolce, cercando di invertire i concetti di regola ed eccezione. I piani della pedonalità e della mobilità ciclabile emergenziali, ha sottolineato, sono stati l’occasione per anticipare la realizzazione dei progetti già in atto in maniera sperimentale.
Per approfondire
https://bit.ly/3j9uFLx
Carlotta Bonvicini, Assessora per le politiche per la sostenibilità del Comune di Reggio Emilia, ha presentato il Piano casa-scuola del Comune, che mette a sistema tutte le politiche per la mobilità sostenibile. Il punto focale riguarda la ripartenza scolastica e l’innovazione nella pratica del pedibus, attraverso l’istituzione di un mobility manager scolastico.
Per approfondire
https://bit.ly/3j5m3FL
Demetrio Scopelliti, di Amat Milano, ha illustrato la strategia per la mobilità sostenibile del Comune di Milano a partire dal ricorso all’urbanistica tattica. La domanda alla base della visione 2030 è: come accelerare il cambiamento? Urbanistica tattica, patti di collaborazione e volontariato sono gli strumenti attraverso i quali i programmi di piazze aperte e strade aperte diventano possibili.
Per approfondire
https://www.comune.milano.it/aree-tematiche/quartieri/piano-quartieri/piazze-aperte
Marika Moscatelli e Mara Polloni
Guarda le registrazioni degli incontri sul canale Youtube di AUDIS
Per saperne di più
Il resoconto dei primi due incontri